Il riso.
Un alimento semplice e sempre presente nella nostra dispensa. Non solo: è anche un alimento molto versatile, che può accompagnare un pasto dall’antipasto al dolce.
Ma come cuocerlo alla perfezione?
Esistono svariati metodi di cottura del riso, che non possono essere usati tutti per lo stesso tipo di riso, ma che vanno dosati e scelti a seconda del riso che si vuole cuocere.
Risotto
Ne ho parlato in maniera estensiva in un post dedicato: scoprilo!
Il riso più indicato per questo metodo è l’Arborio o il Carnaroli.
Pilaf
Il riso viene cotto per assorbimento completo del brodo. La proporzione è 1 porzione di riso, 2 porzioni di brodo. Il metodo è semplice:
In una pentola si mette il riso, lo si copre di brodo e si copre la pentola con un coperchio, laciandolo cuocere fino al completo assorbimento dell’acqua.
A volte la cottura può anche avvenire in forno.
MAI mescolare il riso durante la cottura.
È uno dei metodi più antichi al mondo e viene utilizzato in tutto il bacino mediterraneo. Per questo metodo si può usare qualsiasi varietà di riso.
All’indiana
Si utilizza esclusivamente riso Basmati. Anche questo metodo prevede l’assorbimento completo dell’acqua di cottura.
MAI mescolare il riso durante la cottura.
- Lavare abbondantemente e accuratamente il riso Basmati in un colino, finché l’acqua non ne esce chiara.
- Trasferire il riso in una ciotola, coprirlo di acqua e lasciarlo a bagno per almeno 30 minuti.
- Scolare il riso e trasferirlo in una pentola con il doppio del suo peso in acqua (ad esempio, per 250 g di riso Basmati, 500 ml di acqua).
- Portare a ebollizione.
- Quando l’acqua inizia a bollire, abbassare la fiamma al minimo e lasciarlo cuocere fino al totale assorbimento dell’acqua (15 minuti circa).
Alla cinese
Si può utilizzare un qualsiasi riso a grana lunga (Basmati, Jasmine, Thai…). Anche questo metodo prevede l’assorbimento completo dell’acqua di cottura.
MAI mescolare il riso durante la cottura.
- Sciacquare brevemente il riso sotto l’acqua corrente.
- Trasferirlo in una pentola e aggiungere abbastanza acqua perché superi lo strato di riso di 1 centimetro.
- Portale a ebollizione.
- Quando l’acqua inizia a bollire, abbassare la fiamma, appoggiare due bastoncini sul bordo della pentola e adagiarvi sopra il coperchio.
- Nel momento in cui l’acqua è quasi completamente assorbita, dopo 5-10 minuti, togliere i bastoncini, coprire il riso e lasciarlo cuocere a fiamma bassissima per ancora 10 minuti.
Bollito
Il riso si può anche bollire in abbondante acqua salata, come la pasta, o aggiungere a una minestra. Non mi è mai particolarmente piaciuto cotto in questo modo: mi sembra perda di dignità.
Alcuni anni fa ho frequentato un corso di cucina indiana e da allora il riso lo faccio esattamente come mi ha insegnato la gentile signora indiana. Simile al procedimento che descrivi, ma porto ad ebollizione senza coperchio, appena bolle l’acqua metto il coperchio e abbasso il fuoco al minimo. Dopo 7 minuti (e la signora diceva sempre “esattamente 7 minuti, né 6 né 8!!” spengo il fuoco e lascio assorbire l’acqua per altri 20 minuti (ho le piastre elettriche).
Sarà che la signora ci ha inculcato questi 7 minuti, ma io non ho più il coraggio di cambiare metodo :-) Inoltre aggiungo qualche bacca di cardamomo all’acqua di cottura.
Grazie per questo post molto interessante
Lo proverò sicuramente Alex! E soprattutto sincronizzerò tutti gli orologi di casa per essere certa di non sgarrare sui 7 minuti! :)
Sara, meraviglia, aspettavo i tuoi consigli sulle cotture del riso!
Ora le provo tutte, grazie e a presto, Elena.
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