Premessa: non impasto a mano da anni, e precisamente dal 2001 quando mio marito mi regalò un Kenwood Chef di prima generazione. Detto questo non vuol dire che mi sia dimenticata di come si impasta ;) La pigrizia ha semplicemente la meglio :)
Le basi
Il piano di lavoro: pulito, grande e comodo. Infarinato (a meno che la ricetta non specifichi diversamente).
Le mani: pulite, senza tagli, maniche rimboccate, polsi senza problemi (ricordo ancora quando una volta impastai del pane e i miei polsi soffrirono per giorni!)
L’impasto: qualsiasi esso sia, a meno che non diversamente specificato nella ricetta, non deve essere colloso.
Impastare
Se impastate del pane, un impasto che deve lievitare o l’impasto per la pasta fresca: prendetevi del tempo. Più impastate, meglio è. Lavorando la pasta a lungo con il calore delle mani favorite lo sviluppo del glutine che è essenziale per una lievitazione ottimale e un’elasticità finale. Il movimento che dovete fare lo dimostra in maniera semplice e diretta uno dei video di Epicurious.
Se impastate un pasta frolla o una brisè: dovete fare esattamente il contrario che per il pane! Veloci, tutto freddo e che non si scaldi. Un tutorial stupendo di Gordon Ramsay farà scomparire ogni dubbio!
Impastare è un’arte, e come tutte le arti la perfezionerete nel tempo. Capirete e conoscerete sempre meglio i vostri ingredienti, sceglierete la farina che vi dà più soddisfazioni e in men che non si dica diventerete completamente ossessionati dall’impastare qualsiasi cosa.
Perché nulla dà più soddisfazioni di qualcosa creato con le vostre mani. O con l’aiuto di un impastatore ;)
Sara,
grazie come sempre per i preziosi consigli, le note di esperienza
e il buon senso (e il “buon gusto”!).
Impastare = paura, fino a poco tempo fa. Ma ora che leggo da te,
mi vien voglia di mettermi all’opera subito coraggiosa.
Grazie ancora a presto, Elena.
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